Partiamo dai dati, come piace a noi: le aziende che utilizzano previsioni meteorologiche accurate e tempestive possono aumentare il ROI fino a 4 volte ottimizzando la supply chain e ridurre i costi fino al 4% prevedendo la domanda dei consumatori per i prodotti sensibili alle condizioni meteo.

Fonte Weathernews inc.
In occasione della Giornata Mondiale della Meteorologia affrontiamo nuovamente il discorso del “Meteo Marketing” (o “Weather Marketing” se vogliamo fare gli internazionali) e di come temperature e fenomeni atmosferici possono influenzare i comportamenti di acquisto dei tuoi utenti, ma anche in che modo queste possono influire sull’approvvigionamento delle materie prime e sui tempi di produzione.
Leggi il nostro precedente articolo “L’impatto del meteo sulle abitudini di acquisto. Uno studio interessante”
Per l’occasione abbiamo nuovamente coinvolto Ciro Borrelli, Head of Business Development | Italy Spain Portugal di Weathernews inc. (la più grande società meteorologica al mondo con sede a Tokyo).
Un’applicazione per l’industria retail e FMCG
All’inizio, nel 2014, si trattava di fornire prevalentemente previsioni meteo accurate principalmente per l’industria energetica che era la più esperta nella fruizione di questi servizi, per prevedere la domanda Gas&Power, la generazione da fonte rinnovabile e la conseguente necessità di approvvigionarsi o meno di risorse per il bilanciamento della rete.
Nel frattempo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ha facilitato l’implementazione di soluzioni che consentissero di tenere conto dell’impatto del meteo – ed altri fattori – sul comportamento dei consumatori. Sempre più aziende nel mondo della FMCG (Fast Moving Consumer Goods), ovvero l’industria dei beni di largo consumo, hanno iniziato a porsi domande strategiche di vendita legate alle condizioni meteorologiche tipo:
“Quanti gelati venderò la prossima settimana?”
“Quale tipo di birra è più conveniente “spingere” al sud Italia e quale al nord?”
“Quante persone pranzeranno al ristorante domani, e quanto si tratterranno?”
“Posso suggerire ai miei clienti di “fare scorta” di alimenti per prepararsi ai prossimi giorni di neve?”
Il Meteo Marketing misura quindi l’impatto del meteo sulle vendite, un fattore che spesso pesa più delle campagne di marketing.
Si utilizzano i dati relativi alle previsioni metereologiche per prevedere l’affluenza dei clienti verso i punti vendita e/o i ristoranti e si pianificano, di conseguenza, vendite promozionali o, addirittura, gestire la supply chain prevedendo l’eventuale anticipo di una stagione.
Con questo tipo di dati si può applicare il fattore “meteo” lungo tutta la catena del valore.
Il Meteo Marketing a supporto della supply chain
Anche in Italia, oramai, affrontiamo giorno dopo giorno gli effetti del cambiamento climatico.
Il biennio 2021/22 è stato tra i più caldi mai registrati – si tratta di una anomalia, certo – ma rientra in una tendenza confermata.
Probabilmente il prossimo anno non sarà così caldo, ma sarà sicuramente “in media” più caldo.
Lo stesso vale per la siccità al nord, la neve carente sulla regione appenninica e le inondazioni al centro e sud Italia – eventi che potranno continuare a manifestarsi.
Siamo di fronte ad un incremento di fenomeni meteorologici estremi e pericolosi per l’ambiente, le persone e le industrie – che si tratti di eccesso o di totale assenza di fenomeni atmosferici, il danno è comunque evidente.
In particolare, l’industria retail ed FMCG è caratterizzata da lunghe catene di approvvigionamento e stoccaggio – attività molto esposte ai fenomeni meteorologici.
Qui entra in gioco la responsabilità sociale. Ogni azienda è tenuta ad intraprendere azioni e creare processi per proteggere i propri dipendenti da fenomeni estremi, per ridurre i danni ai beni ed alle strutture, e per impegnarsi nella lotta al cambiamento climatico.
Ma come? Il primo passo è investire in un servizio di allerte preciso ed affidabile ovvero dello sviluppo di un sistema locale di monitoraggio delle condizioni meteo. A questo proposito, i dati e le osservazioni sono la linfa che alimenta lo sviluppo di uno strumento di prevenzione del rischio meteo.
È possibile, quindi, geolocalizzare il rischio, istruire i modelli sulla base di osservazioni storiche, monitorare costantemente le condizioni ambientali e prevedere e gestire il rischio in modo efficace.
Ma si tratta solo di responsabilità sociale? No di certo.
Perché un temporale torrenziale ed improvviso potrebbe ostacolare o precludere l’arrivo dei dipendenti in stabilimento – con il conseguente slittamento dei piani di produzione. Il rischio fulmini potrebbe pregiudicare le operazioni di carico e scarico su piazzale. Venti intensi possono influenzare la corretta esecuzione di alcune lavorazioni in quota. La grandine improvvisa è devastante per le coltivazioni, per gli eventi e… per i parchi auto.
Innovativi strumenti di monitoraggio e previsione del rischio meteo vanno quindi a completare una offerta di servizio che in Italia non è ancora largamente adottata ma la cui domanda è destinata a crescere nel prossimo futuro.
La responsabilità civile fa bene agli affari!
Hai mai considerato il fattore meteo come un rischio o un vantaggio per il tuo brand? Possiamo analizzare insieme in che modo il Meteo Marketing può influenzare le vendite e i costi del tuo business, compila il form
Articolo scritto in collaborazione con Ciro Borelli di Weathernews inc.
L'articolo Weather Marketing e Retail: in che modo il meteo influisce sulla diminuzione dei costi proviene da DMCOMMERCE.